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Lettera ai genitori

Riportiamo una “lettera” (scritta dall’ASD Sambuceto Rugby 2008) ai genitori in cerca di uno sport da proporre ai figli, soprattutto in queste settimane, poco prima di tornare sui banchi di scuola.
Sono parole che mettono in guardia contro i rischi che si fanno correre alle creature. Ma che si corrono, indirettamente, anche come mamme e papà. Rischi, pericoli veri.

Il rugby è uno sport di contatto, e le vibrazioni del contatto vanno in profondità sotto la pelle. Molto in profondità. Dai oggi, dai domani. Allenamenti, partite, primi-secondi-terzi tempi.
Avoglia che contatti! 🍻🤭
Magari qualcuno si diverte pure! Ma gli effetti del contatto si sentiranno per tutta la vita!

Dunque… pensando alla salute dei piccoli, e un po’ anche a quella dei grandi, facciamo nostra la conclusione dell’accorato appello: liberi di suggerire ai vostri figli la palla ovale 🏉, o di assecondare la loro originale richiesta, ma poi… non dite che non eravate state avvertiti! 🙈🙉🙊

Non portate i vostri figli a giocare a Rugby!
Pensateci bene prima di farlo. Potrebbe influenzare il loro futuro.

Nel mese di settembre molti genitori sono impegnati a trovare un’attività sportiva adatta alla crescita fisica ed educativa dei propri figli. Alcuni di loro hanno la strana idea di fargli provare il Rugby! 😱
Ma…
attenzione!
Il Rugby può incidere fortemente sul futuro dei vostri figli!
 Se li portate al campo, non dovranno solo apprendere le logiche e le regole del gioco…

Entreranno in contatto con una cultura che non sempre coincide con quanto richiesto dai comportamenti sociali che osserviamo quotidianamente in questo strano nuovo millennio. Tutti, dal presidente ai dirigenti, agli allenatori, cercheranno di insegnargli cose come il RISPETTO per gli avversari e il RISPETTO delle regole. Dovranno persino accettare le scelte dell’arbitro e, cosa veramente particolare, non potranno fingere di aver subito un fallo cercando di ottenere una punizione a proprio favore.

Potrebbero anche imparare altre cose!
Come quella strana idea di SOSTENERE sempre i propri compagni, di AIUTARE i giocatori più deboli, di SALUTARE GLI AVVERSARI a fine partita e di festeggiare con loro, qualsiasi sia stato il risultato sul campo
.

Inoltre, questa strana cultura potrebbe anche influenzare le capacità relazionali del ragazzo.
Infatti, nei campi di Rugby abbiamo l’assurda idea di voler insegnare che NON SI PUÒ VINCERE DA SOLI
, ma che si deve LAVORARE INSIEME, che è fondamentale COLLABORARE per raggiungere l’obiettivo, che TUTTI I RUOLI SONO IMPORTANTI e che non importa chi realizza la meta. Che il risultato arriva grazie al lavoro e alla fatica di tutti.

E poi tutte quelle altre strane convinzioni come quella di non lamentarsi a ogni piccolo infortunio, ma di continuare a giocare perché gli altri hanno bisogno di te, di imparare a cadere e a rialzarsi subito, di combattere le proprie paure e di superarle senza nascondersi dietro scuse o giustificazioni.

Bisogna stare attenti! 🧐

Con queste strane idee, come potranno affrontare la vita i ragazzi?
Perché, se guardiamo il mondo reale, fuori dal campo, è facile chiedersi se valga la pena che i ragazzi imparino tutto questo.
In una società, come quella attuale, dove chi non rispetta le regole si arricchisce più facilmente. Dove l’avversario diventa nemico e bisogna umiliarlo, distruggerlo. Dove neppure le istituzioni rispettano sempre il loro ruolo sociale. Dove l’etica è un termine senza significato. Dove i furbi primeggiano e comandano. Egoismo, arrivismo e interessi personali sono i motori della nostra società.
Per questo motivo è naturale porsi alcune semplici domande: “Ma oggi, serve veramente saper lavorare in sintonia con gli altri?”; “Il rispetto ha senso?”; “Il sostegno e la solidarietà sono davvero importanti?”.

Magari è meglio che i ragazzi imparino altro… 😒🙄
L’autodifesa o l’uso di armi automatiche, la furbizia e le arti dell’inganno…
Il dubbio per i genitori è enorme ed è da considerarsi persino naturale!


Ecco… noi ammiriamo chi ha scritto questa lettera e la condividiamo.
Perché, cari genitori, la scelta è ardua, i bambini si emozionano, ma hanno anche paura di mettersi in gioco, proprio come ancora capita a noi adulti. E se accanto non hanno qualcuno disposto a capire la loro esigenza di supporto e sostegno, che li aiuti a tirare fuori le loro doti per poi sfruttarle al meglio, con rispetto verso l’altro e verso se stessi… beh… questo è un problema.
Se poi quel qualcuno lo trovano anche in uno sport che li diverte, beh… abbiamo vinto tutti! 💚🖤

Siamo idealisti, ma siamo uomini e donne dal cuore rugbista. Non ci diamo mai per vinti! Avanziamo, sosteniamo, continuiamo ad avanzare. Questo ci ha insegnato questo sport e questo abbiamo imparato. Questo vogliamo insegnare!

Ma voi, fate pure la scelta che volete! Però poi, qualunque essa sia, non dite che non eravate stati avvisati!

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